La provincia di Parma, come quella di Piacenza, è conosciuta anche come food valley, ovvero valle del cibo. Tradizione vuole, infatti, che la Provincia vanti una varietà enorme di cibi. I più famosi sono sicuramente i salumi (prosciutto di Parma, salame di Felino, culatello di Zibello, spalla cotta di San Secondo Parmense, la spalla cruda di Palasone, lo strolghino, la culaccia, il fiocchetto e la cicciolata) e il formaggio Parmigiano-Reggiano. Nella zona della montagna, inoltre, si possono trovare numerosi piatti a base di funghi porcini o tartufo. Tra i primi sono famosi gli gnocchi di patate, i cappelletti (o anolini) in brodo, i tortelli con diversi ripieni (erbetta, patate, zucca, funghi, castagne, Tortél Dóls di Colorno) e le chicche. Tra i secondi ci sono numerosi piatti legati al maiale e alla carne bovina (arrosti ed altre ricette), alla gallina e cappone e alla selvaggina come lepre e coniglio e, nelle zone montuose soprattutto, piatti a base di cinghiale. Alcune delle più grandi industrie della zona (fra le più conosciute troviamo Barilla, Parmalat, Parmacotto, Mutti) sono legate strettamente al cibo; si occupano infatti della produzione di derivati di carni suine, latte, pasta e derivati del pomodoro e di pesce.

IL DISTRETTO AGRO-ALIMENTARE

Parma è situata al centro di un'importante rete agro-alimentare mondiale di scambi, meritando l'appellativo di «food valley heart». La regione è conosciuta per le produzioni di latte e prodotti derivati di qualità (formaggio parmigiano-reggiano), di salumi (prosciutto di Parma, culatello, salame, spalla (maiale)), di conserve vegetali, di pasta e di prodotti cotti al forno. « Parma è una città rimarchevole, posta fra le colline degli Appennini e il Po. I suoi pascoli sono così gustosi e dolci che si crede che nessun luogo d'Europa si possa paragonare a questo per gli eccellenti formaggi che produce, onde il nome di Parma è conosciuto dappertutto. » (William Thomas, diplomatico inglese, The Historye of Italye, Londra, 1561).

Il distretto agroalimentare parmigiano comprende Parma e 29 comuni limitrofi alla città, e risulta baricentrico rispetto ad un'area di circa 2.411 km². Vi trovano impiego il 15% degli addetti del settore agro-alimentare. Il panorama aziendale si compone di: 326 prosciuttifici, 5.500 allevamenti, 163 macelli, 189 aziende produttrici (con 3.000 addetti) e 1.380 aziende del lattiero-caseario (con 7.500 addetti). Il distretto, per il quale la produzione e lavorazione della carne di suino costituisce un connotato tra i più tipici del panorama storico-economico alimentare, produce l'80% del prosciutto crudo della regione, mentre l'export ammonta complessivamente a 2.500 miliardi annui di prodotti. Il territorio ospita numerose aziende del settore agro-alimentare ed industriale tra loro collegate che consentono di definire l'area parmense come un distretto di filiera, in cui convergono i prodotti agricoli e zootecnici da trasformare e da cui si proiettano, anche al di fuori dell'ambito nazionale, i prodotti trasformati, gli impianti per la trasformazione e la tecnologia in generale. Tali aziende rappresentano la metà del fatturato industriale e artigianale della città, ossia 7,6 miliardi di euro su 15,6 miliardi di euro (dati 2002). Come previsto nel documento unico di programmazione sottoscritto dalla Regione Emilia-Romagna, dalla Provincia di Parma, dal Comune di Parma e dalle rappresentanze delle organizzazioni economiche e sociali a Parma verrà insediato un Tecnopolo all'interno del campus universitario, composto da centri di ricerca che opereranno in diversi settori industriali:

- Biopharmanet_Tec: centro interdipartimentale per l'innovazione dei prodotti per la salute;
- Cim: centro interdipartimentale misure;
- Cipack: centro interdipartimentale per il packaging;
- Comt: centro interdipartimentale di oncologia molecolare e translazionale;
- Rfid&Vis Labs: centro interdipartimentale sulle tecnologie di identificazione in radiofrequenza e con visione artificiale;
- Siteia.Parma: centro interdipartimentale sulla sicurezza e le tecnologie per l'industria alimentare.

La tutela dei prodotti locali
In merito al numero delle denominazioni tutelate ed i prodotti certificati (DOP - denominazione di origine protetta, IGP - indicazione geografica protetta e STG - specialità tradizionale garantita), Parma si colloca prima provincia nel settore agroalimentare di qualità. Parma eccelle nella classifica delle province per Primato qualitativo sulla base di due tipi di indicatori: fatturato di ogni singolo prodotto rispetto alla superficie della zona di produzione ricadente nella provincia rispetto al numero di aziende produttrici ubicate nella provincia stessa, mentre il secondo è calcolato considerando il numero delle certificazioni ricadenti nell'area provinciale rispetto al totale nazionale.

 

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Agriturismo Piana delle Selva - Amelia (TR)
 
 

PARMA E PROVINCIA